Commenti
I commenti (potete trovarli sulla pagina della terminologia) sono linee, o parti di una linea, che il compilatore ignorerà. Per usare un commento utilizziamo la seguente sintassi:
Stringhe
Come abbiamo scritto anche nella nostra pagina dedicata alla terminologia le stringhe sono gruppi di caratteri che il computer non legge ma riesce a trattare (a differenza dei commenti). Con le stringhe possiamo fare operazioni e molto altro. Andiamo a vedere come!
In realtà abbiamo già incontrato una stringa, nella prima lezione, all’interno del print. Una stringa in java, infatti, viene delimitata dalle virgolette(“”).
!!FAI ATTENZIONE: dalle ” ” non dagli apostrofi (‘ ‘).
Le stringhe però non sono limitate a questo, infatti possiamo avere delle variabili di tipo stringa. Perché non erano presenti nella lezione sulle variabili? Perché queste sono speciali, infatti le stringhe non definiscono una vera e proprio variabile, ma un oggetto composto da caratteri. Un concetto difficile che rivedremo fra un po’… Bando alle ciance, continuiamo con la nostra variabile (la chiameremo così per comodità)
Dichiarazione e inizializzazione di una variabile stringa
Qui sopra abbiamo fatto due esempi: una dichiarazione con inizializzazione staccata e una dichiarazione con inizializzazione unita.
!!Ovviamente una stringa può contenere anche altri caratteri oltre alle lettere, come numeri o simboli.
Operazioni di stringhe: concatenazione
Con le stringhe possiamo svolgere anche una semplice operazione chiamata concatenazione. Questo operazione l’abbiamo, anch’essa, vista nella prima lezione di coding in Java. Questa operazione ha come operatore il + e permette di unire stringhe.
Vediamo un esempio di concatenazione all’interno di un print.
Codice:
Come lo visualizziamo:
Adesso vediamo la stessa operazione applicata ad un variabile:
Codice:
Come lo visualizziamo:
Input
L’input è la base dell’interazione uomo-macchina. Adesso vedremo un input base. Però tenete conto che in ogni programma, soprattutto se destinato ad una grande grande quantità di utenti, l’interazione uomo-macchina rappresenta sempre un passo cruciale dello sviluppo di software. Andiamo a vedere questo input base.
Per codificare il nostro input dovremo chiamare una libreria (argomento che approfondiremo più avanti) che si chiama java.util.Scanner. Per fare ciò useremo il comando import. Tutto ciò lo scriveremo nella zona dove troviamo il package. Ecco come:
Fatto ciò dobbiamo andare a definire un oggetto che utilizzeremo per chiamare l’input. (non preoccuparti se questi termini suonano strani, vedremo tutto pian piano…). Per fare questo scriveremo così:
Noi abbiamo scritto in ma potrebbe essere anche input o qualsiasi altra cosa.
Adesso utilizziamo per davvero l’input. Per farlo basterà applicare ad una variabile l’oggetto, in questo modo qua:
In questo caso la variabile è di tipo String, per questo scriviamo nextLine() fosse un int useremmo nextInt, fosse un double nextDouble(), etc….
L’input nel terminale d’interazione lo visualizziamo così:
Essendo così di difficile comprensione vi consigliamo di aggiungere, nel codice, prima dell’input un print che specifici la richiesta.
In questo modo abbiamo anche utilizzato il valore inserito nella variabile nome.
Ecco come è avvenuta una prima interazione uomo-macchina personalizzata grazie a questo semplice input.
!!CONSIGLIO!!
Poiché è una funzione delicata e particolare è bene USARE UN OGGETTO DIVERSO PER OGNI TIPO DI INPUT. In questo modo qua:
In questo modo visualizzeremmo senza problemi il nostro programma.
Alla prossima!!
Per questo articolo su Java è tutto. Spero sia stato utile. Vi ricordo di commentare o ricorrere al forum per eventuali dubbi.
Vi ricordo inoltre che TUTTE LE LEZIONI VENGONO DI CONTINUO AGGIORNATE per mettere una comprensione sempre migliore.
Speriamo di rivederci presto. Buon coto a tutti!